Come ci ha ricordato Eugenio Scalfari in uno dei suoi editoriali, l’economista Paolo Sylos Labini, già trent’anni fa, assicurava che se avesse sentito qualcuno parlare ancora dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, avrebbe messo mano alla pistola. Ognuno di noi ha la propria «Salerno-Reggio» personale: che si parli di pensioni o contratti atipici, di scuola o evasione fiscale, di taxi o energia, di semplificazione burocratica o università, è facile imbattersi in proposte puntualmente al centro del dibattito pubblico ma mai realizzate, tanto da spingere anche i più miti a premere metaforicamente il grilletto. C’è davvero bisogno, allora, dell’ennesimo libro sulle riforme che servono al paese? Forse sì, per due motivi.
Non ci resta che crescere. Riforme: chi vince, chi perde, come farle
Tommaso Nannicini