Corriere della Sera

Ora parlare con tutti. Una scossa necessaria

GIUSEPPE ALBERTO FALCI
Democrazia/#governo

Bisogna dare una scossa. 

Senatore, sempre con lo stesso Giuseppe Conte che dovrebbe dimettersi fra qualche ora?

«Conte è stato il punto di equilibrio con due maggioranze diverse: una antieuropeista e un’altra fortemente europeista. Potrebbe esserlo di nuovo. Però dipende da lui e dal quadro politico».

Ufficialmente Pd e Cinque Stelle dicono che non possono prescindere dall’avvocato del popolo. È solo tattica?

«Se ieri era sbagliato fare le barricate su Conte, oggi è sbagliato rottamarlo. Il tema è: cosa vogliamo fare?».

Di che tipo?

«Bisogna creare le condizioni per un patto di legislatura allargato ad altre forze».

I «costruttori» non si vedono. Pensa allora a Matteo Renzi?

«Per avere una maggioranza coesa e solida dobbiamo parlare con tutti. Partendo dalla maggioranza che c’era già. Non è il momento dei veti e delle ripicche».

Immagina un esecutivo che abbia come modello la maggioranza Ursula?

«Può anche essere. Ma bisogna partire dalle priorità non dalle formule: ancoraggio all’Europa, sviluppo sostenibile, occupazioni giovanile e femminile, scuola».

Esclude un esecutivo guidato da un DEM?

«Non si può escludere nulla, nemmeno che sia presieduto da un esponente dei Cinque Stelle che è il partito di maggioranza relativa in Parlamento».

 

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