Matteo Renzi ci ha giustamente esortato a sentirci eredi e non reduci. A non chiuderci nel recinto della nostalgia, per disegnare mondi nuovi restando fedeli ai valori che hanno sempre ispirato le tante tradizioni del centrosinistra italiano. Ma, come ci insegna Massimo Recalcati, l’eredità va conquistata. I reduci hanno almeno dalla loro il vantaggio di aver combattuto qualche battaglia. Gli eredi non hanno meriti di per sé, se li devono conquistare sul campo. Perché un’eredità si può mettere a frutto, ma si può anche dissipare. E non possiamo non sentire il peso della responsabilità del mandato che chiediamo, dell’eredità che ci candidiamo a prendere in mano.
Il discorso integrale è sul sito InCammino2017.